Il Teatro la Fenice è uno dei teatri più prestigiosi al mondo,
nonché il luogo dove sono andate in scena prime assolute di opere
di artisti tra cui Giuseppe Verdi, Gioachino Rossini, Vincenzo
Bellini, Gaetano Donizetti; sorge nel sestiere di San Marco, non
lontano dalla chiesa di Santa Maria del Giglio, dalla Scala Contarini
del Bovolo e dalla chiesa di San Moisè.
Il teatro, progettato da Gian Antonio Selva ed edificato tra 1790 e
1792, rischiò la totale distruzione nel 1836, a causa di un grave
incendio.
Furono gli architetti Tommaso e Gian Battista Meduna a restaurarlo,
riadattando il progetto d’origine.
Rimaneggiamenti successivi furono effettuati, dal 1936 in poi, da
Eugenio Miozzi.
Una vasta gradinata precede la facciata neoclassica, che presenta
un pronao con quattro colonne corinzie, al cui vertice è posizionata
una balaustra.
Nelle nicchie sono scolpite la Danza e la Musica, opere di Gian
Battista Meduna e le sovrastano rilievi con maschere, realizzati dal
medesimo autore.
Nel fregio al centro è raffigurata la Fenice.
Busti e lapidi commemorativi di illustri personaggi, come Carlo
Goldoni, Antonio Selva, Gioacchino Rossini, Ermanno Wolf-Ferrari
e Giuseppe Verdi, sono situati nell’atrio e al di sotto del pronao.
All’interno, la neoclassica sala Apollinea, a quattro livelli di palchi e
galleria, è la più ampia del teatro ed fu concepita dall’architetto
Selva.
Vi è poi la Sala del Teatro, con una capienza di mille e cinquecento
spettatori, fastosamente ornata da stucchi, pannelli dipinti e intagli
in oro ed integralmente restaurata nel 1936.
Nel 1937, Nino Barbantini rinnovò il palcoscenico e gli atri
d’entrata.
Il 29 gennaio 1996, un rovinoso incendio doloso distrusse il teatro,
che venne in seguito ricostruito.